Mittwoch, 29. Juni 2011

Mittwoch, 29. Juni 2011




Rezepte aus Korsika: Fallafel auf korsische Art mit Salatbeilage




Liebe BesucherInnen,

Heute möchte ich Ihnen ein weiteres Rezept aus der Rubrik Milunas leichte Sommerküche vorstellen:



Fallafel auf korsische Art

Zutaten für ca. 4 Personen



1 große Dose Kichererbsen

1 bis 3 EL Mehl oder Maizena

1 Zwiebel

2 Knoblauchzehen

3 große Blättchen wilder frischer korsischer Minze

4 Korianderzweige

1/2 TL Chilipulver

Salz

Öl zum Frittieren


Zubereitung:Die Kichererbsen abgießen, unter kalten Wasser abspülen, gut abtropfen lassen, die Zwiebel und den Knoblauch schälen und feinhacken, all diese Zutaten durch den Mixer jagen, dann das Mehl oder die Maizena dazugeben, Salzen, das Chilipulver hinzugeben, feingehackte Minze und Korianderzweige ebenso, gut durchmischen, Öl in einer Frittierpfanne heiß werden lassen. Aus der Masse mit angefeuchteten Händen nussgroße Bällchen formen, ins heiße Öl einlegen und sie mit einem Schaumlöffel herausheben, wenn sie braun sind und an der Oberfläche beginnen zu schwimmen. Abtropfen lassen und mit einer Salatbeilage heiß servieren, oder in ein Pita Brot mit Salat, geraspelten Weiß und – Rotkohl und einer Knoblauchremoulade genießen!

Viel Spaß beim Nachkochen und Guten Appetit!







Liebe Grüße,



Ihre Miluna

Montag, 27. Juni 2011




Konzertdaten korsischer Musikgruppen im Sommer 2011: Der Frauenchor Isulatine

Die aus der gemeinsamen Leidenschaft für den Gesang 1998 hervorgegangene Alcapellagruppe ISULATINE gehört zu den Musikgruppen Korsikas, die mit starker Sensibilität den polyphonen  korsischen Gesanges im Milieu der Sängerinnen vertreten. Ihr erstes Album « Sogni d’Aprile » enthält traditionelle Stücke wie auch ihre eigenen Kreationen, die sie in zahlreichen Konzerten im Sommer auf der Insel präsentieren, wie auch auf verschiedenen Festivals auf dem französischen Kontinent.


Sommertournee der korsischen Frauengruppe « ISULATINE »

Juli 2011
Samstag 2. Juli  in Ponte Leccia
Dienstag 12. Juli  in Bastia (Kirche Sainte Marie)
Mittwoch 20. Juli ab 21 h 30 in  Calvi – in der Kathedrale Saint Jean-Baptiste




August 2011
Dienstag,  2.August  in der  Citadelle von Calvi 
Freitag,  5. August  in Tralonca auf dem Festival FEMIN’ARTE
Mittwoch, 10. August in Ajaccio Koncert gegen 19 h in der Kirche Saint Roch – 27 Cours Napoléon
Freitag, 12. August  in Marignana
Samstag 20. August auf dem Festival « Tutti in piazza »

ohne Gewähr, bitte auf der Homepage überprüfen!




Ein paar Hörproben:





Freitag, 24. Juni 2011




Il villaggio degli spiriti di Miluna Tuani – traduzione in italiano di Evelyne Spreafico

Liebe Besucher,
heute möchte ich Ihnen, liebe italienischsprachigen Gäste, die Übersetzung einer meiner Anekdoten aus Korsika mit dem Titel „Das Geisterdorf bei Ghisoni vorstellen“. Die Übersetzung vom Deutschen ins Italienische hat unsere liebe Korsika-Freundin Evelyne Spreafico gemacht.
Dank Dir liebe Evelyne!



Viel Spaß beim Lesen,

herzlichst,

Ihre Miluna

& Evelyne


Diversi anni fa abbiamo iniziato con il trekking estivo nell’entroterra dell’Isola, mantenendo annualmente questa tradizione con la mia piccola famiglia. I miei due ragazzi erano già ben abituati a camminare in montagna, correvano, si arrampicavano senza inciampare e mia figlia veniva sostenuta in parte da me in parte da mio marito in un marsupio sulla schiena o trascinata col passeggino pieghevole se lo consentiva la strada. Con noi c’era sempre anche Charissi il nostro cane meticcio (incrocio caccia-pastore belga) che ci curava e faceva attenzione che nessuno si avvicinava troppo. Ognuno aveva il suo zaino con tutto il necessario per la settimana che attraversavamo le montagne.



Quest’anno avevamo programmato di visitare il villaggio fantasma dei pastori a Ghisoni. Il percorso ci conduceva alla città mineraria nei pressi della miniera dalla parte di Finosa, sulla alture di una bellissima zona ai piedi del monte Kyrie Eleison. Circa 3 km prima di arrivare al paese Ghisoni bisognava attraversare un ponte sul fiume Fiumorbu.


L’estate del 2003 era stata un estate molto calda , talmente calda che sbucavano tanti orbettini di enorme dimensioni dalla maquis. In preda al panico attraversavano la strada o cadevano dagli alberi su tanti di quei visitatori che assediavano il fiume e disturbavano con il loro movimento e rumore il sonno di queste creature. Di tanto in tanto si sentiva un urlo provenire da dal fiume di persone ignoranti che credevano di aver incontrato un serpente. Ma faccio notare che gli orbettini sono lenti, non mordono non hanno ne zanne ne denti, hanno una testa simile alle tartarughe o alle lucertole, però vederli cosi grandi può davvero spaventare.



Avevamo cominciato a fare la strada in salita da circa mezzora, arrivando in una curva, i bambini volevano fermarsi a raccogliere le more che erano grosse come delle nocciole. Cosi ci siamo fermati a raccogliere questi deliziosi frutti selvatici.



Seguivamo un piccolo sentiero che ci portava ad alcune case in rovina e nel bel mezzo c’era cresciuto un platano stupendo. Sul lato destro c’era un vecchio forno a legna in pietra e dietro si vedevano le rovine scure emergersi verso l’alto. Si trattava di un villaggio abbandonato da secoli ma non quello che cercavamo per visitare. Ci guardavamo intorno e i ragazzi insieme al loro padre cominciavano a esplorare la zona e le rovine. Io mi ero seduta sotto l’ombra del platano insieme a mia figlia.


Improvvisamente cominciavo a sentire una strana sensazione, un brivido lungo la schiena e questo con il gran caldo che faceva! Cominciavo a sentire sussurri intorno a me e come delle voci da lontano. Chiamavo mio marito e i miei figli ma mi rispondevano che si erano arrampicati nella parte alta e che volevano ancora guardarsi un pò intorno e che Charissi il cane era con loro. Ad un certo punto avevo una sensazione di malessere e un altro brivido mi percorreva la schiena. Avevo l’impressione che qualcuno mi stava di spalle. Mi guardavo intorno ma non vedevo niente e nessuno. Vedevo come mi si formava la pelle d’oca sulle mie braccia e un sentivo dolore pungente mi invadeva la testa. Respiravo profondamente, prendevo in braccio mia figlia e continuavo a chiamare la mia troupe. Mi rispondevano che volevano proseguire per arrivare alla miniera, della quale avevano notato l’ingresso da lontano.



Sentendomi sempre di più a disagio mi accorgevo di una luce intermittente, che si muoveva davanti all’ingresso della casa abbandonata di fronte a me..mia figlia mi dormiva in braccio e quindi cercavo di non creare movimenti bruschi, scattati dal panico che mi invadeva. Rimanevo seduta impietrita ad osservare il fenomeno davanti a me. Sembrava più una forma di luce che una figura, percepivo di nuovo dei rumori e delle voci nella mia mente ed una mi ordina: prendi carta e penna e scrivi quello che ti dico!



Mi strofinai la fronte gelata prendevo il mio blocchetto e la penna e come in trance cominciavo a scrivere. Non era la prima volta che mi succedeva, ma stavolta era pauroso. Scrivevo, scrivevo e scrivevo e tutto ad un tratto il blocchetto e la penna si trovano per terra ed ero caduta in uno strano sogno.


Vedevo immagini di questo villaggio come era una volta, uomini, donne, bambini, che lo popolavano. Sembrava tardo pomeriggio. Ad un tratto sentivo delle urla enormi. Uomini armati sui cavalli che attaccavano le persone sulla piazza del paese e ammazzavano tutti quelli che si mettevano sulla loro via. Scuoiavano uomini, donne bambini e animali e poi appiccavano il fuoco. Quelli che erano sopravvissuti bruciavano nelle fiamme e le loro urla echeggiavano orribilmente tra le due montagne …



Quanto pare mi sono svegliata da un mio proprio urlo. Ero sudata e tremante, mi girava la testa e finalmente vedevo arrivare i miei familiari da una via laterale. « Cosa ti succede? Sembra che hai visto un fantasma! » gridava mio marito. « penso anch’io, voglio andare via da qui, in questo posto deve essere accaduto qualcosa di orribile. Andiamocene, ci sono delle anime in conflitto che hanno cercato di contattarmi e la cosa non è stato affatto piacevole.  » E la nostra passeggiata al villaggio dei pastori?  » Dobbiamo andarcene, sento pericolo in agguato ». Tutti e tre mi guardavano increduli e preoccupati, ma accettavano il mio avvertimento. Sulla via del ritorno scoprivamo che mancava Charissi il nostro cane. L’avevamo chiamato e cominciato a cercare dappertutto ma non siamo riusciti a trovarlo. Mancava ogni traccia di lui. Mi assaliva il panico, non potevamo lasciarlo qui! Allora aspettavamo ancora un pò e continuavamo a cercarlo.



Alcune ore dopo cominciava a calare il buio e decidevamo di tornare già alla macchina e dormire là. Sicuramente sarebbe tornato all’indomani. Probabilmente avrà fiutato qualche cinghiale o un gatto randagio o un muflone, e avrà seguito le tracce. I miei figli e mio marito, con questa ipotesi cercavano di tranquillizzarmi ma io mi sentivo molto a disagio.


Di nuovo in macchina abbiamo preparato una leggera cena e abbiamo messo i bambini a dormire. Intanto io guardavo al bagliore della mia torcia il testo che avevo scritto in stato di trance. Non credevo ai miei occhi stanchi: davanti a me avevo una sinossi completa, diciamo una storia di fantascienza in tre parti! Ero più che meravigliata. Ma la misi di parte, non riuscivo a concentrarmi, ero cosi preoccupata per Charissi, non riuscivo neanche a dormire. Guardavo il cielo stellato fuori dalla finestra, ed il mio occhio cadeva su una stella lucente a sud-est, sembrava che esplodesse tutto in una volta formando un anello. Avevo visto la mia prima supernova? Più tardi apprendevo dalle riviste astronomiche che era veramente successo in angolo del continente e che era stato un fenomeno piuttosto raro da vedere ad occhio nudo.



Quanto pare mi ero poi addormentata lo stesso, ma mi sono svegliata da altri incubi e sudata al mattino presto. Fatto una colazione veloce volevamo continuare la nostra ricerca di Charissi, in quel momento lo vedo correre verso di noi. Non lo riconoscevo più. Era completamente esausto, dimagrito, come svuotato con uno sguardo confuso e gli occhi sbarrati, e la lingua gli pendeva dalla bocca ansimante e colando di saliva. Mi raggiungeva e prima che potessi prenderlo in braccio cadeva davanti a me respirando a fatica un paio di volte poi sospirò ed espirò la sua vita nelle mie braccia. Ero addolorata, paralizzata ed in uno stato di shock. Non credevo a quello che era successo. Mille pensieri mi passavano per la testa e come in trance mi sentivo dire: « quelli lo hanno preso per salvare una delle loro anime in conflitto. »


Otto paia di occhi mi guardavano con preoccupazione. I bambini piangevano e anch’io. Decidevamo di seppellirlo in cima al villaggio, una delle case era una sorta di baracca con un seminterrato esterno. Bastava seppellirlo sotto i sassi come si faceva con i faraoni, per l’eternità, infondo era quello che si era guadagnato per ritrovare un pò di pace dopo questa notte misteriosa.

Ho lasciato fare ai ragazzi e al loro padre, sapevo che lassù non correvano più nessun pericolo, ma non mi sentivo in grado di partecipare.



Sono tornata in quel luogo solo dopo 5 anni per la prima volta, e ho visitato la tomba di Charissi. Sopra era cresciuto un albero a cespuglio, ed il luogo della sua ultima dimora era tranquillo e sereno … non sentivo più delle vibrazioni negative, ma il dolore di aver perso il mio amato Charissi era ancora molto profondo.



Poi abbiamo anche proseguito la nostra gita verso il villaggio dei pastori, un posto molto idilliaco, nessuna sensazione strana di anime in conflitto e abbiamo deciso di accamparci per la notte. Ma ha iniziato a piovere a fiumi, talmente tanto che si nuotava nelle tende. In un certo senso tutta la zona mi è parsa molto sgradevole e inaccessibile, apparentemente la è stato sparso veramente troppo sangue di innocenti.


Questo racconto è una storia vera, che ci crediate o no. Sono sempre stata sensitiva e ho comunicato con tante anime coraggiose , ma un’anima simile, confusa , la ho incontrata solo quella volta e sinceramente non vorrei ripetere l’esperienza.

Nello stesso anno mi è capitato di conoscere una persona che come me era molto sensitiva e abbiamo parlato di quel luogo. Ancora prima che gli potevo raccontare l’accaduto mi ha preceduto dicendomi che tante persone che erano state li avevano delle percezioni strane e che poco dopo qualcuno della loro famiglia era destinato a morire. Mi spiegava che le anime confuse erano gli abitanti di quella città che erano stati sterminati dall’esercito del signore feudale che regnava in quei tempi, erano stati sterminati nel nome della Chiesa, perché secondo loro nascondevano dei eretici ricercati.

Charissi, il nostro cane si era rivelato il mio, il nostro angelo custode. Si era sacrificato per salvare noi, l’avevo finalmente capito.


Più tardi provavo ad elaborare la sinossi della mia trilogia che era basato anche su fatti storici che poi però si trasforma in fantascienza. Fino oggi ancora non sono riuscita a rivedere la trilogia completa. Lo scritto originale e l’intero testo deve essere ancora da qualche parte nella mia testa, collocato nel mio cervello. Dovrei magari tornare ancora la per poterla riscrivere? Solo il pensiero mi fa venire i brividi …

Traduzione di Evelyne Spreafico



© Miluna Tuani



Rezepte aus Korsika: Milunas leichte Sommergemüseküche: Auberginenragout mit Tomatensalsa, Knoblauch, wilder Minze und Pinienkernen



Liebe BesucherInnen,


Heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Reihe « Milunas Sommergemüseküche » vorstellen.

Ein leichtes und leckeres Auberginenragout, das warm zu Reis oder kalt als deliziöser Brotaufstrich als Vorspeise, oder einfach zum Pläsir verzehrt werden kann:



Auberginenragout mit Tomatensalsa, Knoblauch, wilder Minze und Pinienkernen



Zubereitung ca. 20 Minuten


Zutaten für ca. 4 Personen



2 Auberginen,

2 frische große Tomaten

4 Knoblauchzehen

1 Bund frischer wilder Minze (Nepita)

1 Priese Zucker, Salz, Pfeffer

1/ 2 Glas Olivenöl

20-30 Pinienkerne





Zubereitung



Auberginen waschen, trockentupfen, entstielen, eventuell entkernen und in große Würfel schneiden.



Salzen und eine Viertelstunde entwässern lassen, dann die dunkle Flüssigkeit wegschütten und die Auberginenwürfel mit Küchenkrepp trockentupfen.



Öl in einer Pfanne heiß werden lassen, die Auberginenwürfel zugeben und bei schwacher Hitze anschmoren, bis sie das Öl absorbiert haben ohne anzubrennen; kurz bevor sie gar sind, die gewaschenen trocken getupften Blättchen der Nepita und die Knoblauchzehen fein hacken und dazugeben.



Vorsichtig umrühren, damit die Auberginen nicht pürieren, noch einige Minuten weiterbrutzeln lassen



Währenddessen die entsteinten, in Würfel geschnittenen enthäuteten Tomaten in heißen Öl in einer anderen Pfanne einige Minuten anbraten; dann vorsichtig unter die Auberginen heben. Wenn nötig nachsalzen, pfeffern, und den Zucker und die Pinienkerne dazugeben, noch ca. 5 Minuten weitergaren lassen.

Heiß z.B. zu Naturreis, oder Wildreis servieren, oder kalt als Brotaufstrich genießen!



Viel Spaß beim Nachkochen und Guten Appetit!



Liebe Grüße,



Miluna

Donnerstag, 23. Juni 2011




Konzertdaten von I Surghjenti zur Saison 2011

Liebe BesucherInnen,

heute möchte ich Ihnen die Konzertdaten fur diese Saison von einer der korsischsten Gruppen Korsikas vorstellten.

I Surghjenti, die ich Ihnen in einem frühen Post bereits präsentiert habe:







Konzertdaten von I Surghjenti Saison 2011



16. Juli 2011 in Montemaggiore, auf dem Dorfplatz zu Ehren des Olivenbaumfestes ab 22h

21. Juli 2011 im Theater von Propriano ab 21 h

17. August 2011 im Freilichttheater von Sartene ab 21h

27. August 2011 in Ota, ab 21 h

17. September 2011 auf dem alljährlichen Festival von Porti Vechju (Porto-Vecchio) ab 21 h



(die Daten sind ohne Gewähr, besser ist es, sie im Falle von Änderungen auf der Homepage von I Surghjenti zu überprüfen)



Liebe Grüße,



Miluna

Mittwoch, 22. Juni 2011




Die Flora Korsikas: U Piumbunu – Der Schopf-Lavendel

Liebe BesucherInnen,
Heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Reihe „die Flora Korsikas » vorstellen.


Der Schopf-Lavendel, auf Korsisch « Piumbunu » genannt:


Ab Mai entdeckt man  auf Korsika oft in wilder Macchia oder an steinigen und felsigen Straßenrändern diese violett leuchtende, wilde, strauchige Pflanze. Nähert man sich ihr oder fasst man sie sogar an, oder zerreibt eine ihrer Nadeln zwischen den Fingern,  dann kann man damit stundenlang seine Umgebung mit diesem würzig frischen Duft parfümieren. Auch getrocknet strahlt sie noch lange ihren betörenden Duft weiter aus.




Der Schopf-Lavendel (Lavandula stoechas) ist eine Pflanzenart aus der Familie der Lippenblütler (Lamiaceae).
Außer auf Korsika erstreckt sich das Verbreitungsgebiet dieser mediterranen Art von den Kanarischen Inseln, Madeira über ganz Südeuropa bis zum östlichen Mittelmeer und Nordwestafrika.
Als Standort werden Garigues, Macchien, lichte Kiefernwälder auf trockenen, kalkfreien Böden bevorzugt.


Der stark aromatisch riechende Strauch erreicht Wuchshöhen von 30 bis 100 cm. Er ist buschig verzweigt und dicht beblättert. Der Blütenstand wird von einem Schopf aus violetten und länglich-eiförmigen Hochblättern gekrönt, die etwa 5 cm lang werden. Die darunter befindlichen Blüten bilden eine dichte, im Querschnitt viereckige Scheinähre mit sechs – bis zehnblütigen Scheinquirlen. Die Tragblätter sind herzförmig, braunviolett und filzig. Der Kelch wird 4 bis 6 mm lang, 13-nervig. Der obere der fünf Zähne besitzt ein verkehrt-herzförmiges Anhängsel. Die Krone ist schwarzviolett und bis zu 8 mm lang und undeutlich zweilippig.


Die Blütezeit ist auf Korsika von Mai bis August.


Der Schopf-Lavendel produziert ätherische Öle, die von Herstellern biologiescher lokaler Produkte  genutzt werden.


Ein Beispiel:


Lauratata: biologische Pflegeprodukte und essentielle Öle mit ECOCERT Zertifikat, aus wilder Ernte und handwerklich auf Korsika hergestellt  und destilliert:



Liebe Grüße,
Ihre Miluna

Montag, 20. Juni 2011




Meine Artfotokreationen: heute « CorsicaStrandStilleben »



Liebe BesucherInnen,



heute möchte ich Ihnen eins meiner Fotoalben vorstellen, mit einer Auswahl einer meiner Artfotos aus Naturmaterialen, die man am Strand finden kann, diese Kollektion nenne ich ganz einfach « CorsicaStrandstillben », sie werden verstehen warum

Liebe Grüße und herzlichen Dank für Ihr Interesse,

Miluna



Mein Fotoalbum bei Facebook

Freitag, 17. Juni 2011




Rezepte aus Korsika: Desserts und Gebäck aus Esskastanienmehl Teil 1

Liebe BesucherInnen,

Heute möchte ich Ihnen einen Beitrag aus der Reihe » Milunas Desserts und Gebäck aus Esskastanienmehl » vorstellen.

Ein leckeres Rezept zur Herstellung einen Esskastanienmehlflans.






Kastanienmehlpuddingkuchen (Flan)


Zutaten für ca. 6 Personen


4 frische Eier
200 g Zucker
1 Vanilleschote
1 EL Aqua Vita (korsischer klarer Obstlikör)


Zubereitung:


Drei Viertel der Milch in einer Kasserolle mit der zerbröselten Vanilleschote auf mittlerer Stufe zum Kochen bringen, damit die Vanille gut ihr Aroma entfaltet; währenddessen die restliche Milch in eine Schüssel geben;  das Kastanienmehl dazugeben und gut durchrühren; die Eier mit dem Zucker mischen und schaumig schlagen; wenn die Milch aufkocht, durch ein Sieb gießen um die Reste der Vanille abzufiltern. Nun die heiße Vanillemilch in die Mehlmilch gießen und gut durchrühren; in eine Kasserolle geben und dann auf geringer Hitze ca. 10 Minuten erwärmen und dabei beständig umrühren, bis sie dickflüssig wird (aber  gut aufpassen, dass die Mischung nicht anbrennt!).

Nun den Ofen auf 200 °c vorheizen; den Ei-Zuckerschaum unter die Mischung heben, und je nach Geschmack 1 EL Aquavita untermischen (nicht notwendig); nun die Mischung in eine Kuchenform geben (20 cm Durchmesser) und diese Form in einem Bain Marie (Wasserbad) auf das Backblech stellen; ca. 40 Minuten im bei 200 °c backen – der Flan sollte gebräunt sein, so wie der Fiadone.


Abkühlen lassen und vor dem Servieren noch ca. 30 Minuten im Kühlschrank aufbewahren!


Viel Spaß beim Nachbacken und Guten Appetit!


Liebe Grüße,


Miluna



Musik aus Korsika: Maï Pesce, der korsische Tenor

Liebe BesucherInnnen,


die Sommersaison beginnt nun allmählich, in der nun zahlreich  insuläre Musikgruppen und SängerInnen ihre neusten Kreationen in ihren Konzerten vorstellen. Als echter Korsikafan lohnt es sich auf jeden Fall, einer oder mehrerer dieser Galas beizuwohnen … 


Wir als Urlauber verbrachten den Urlaub « damals » tagsüber mit Strandfarniente, oder Bergwandern, dann abends folgten wir etlichen korsischen Gruppen auf ihren Sommertourneen, und besuchten so gleichzeitig Orte und Gegenden, die wir noch nicht erkundigt hatten. Auch in den entlegendsten Bergdörfern wurden wir immer herzlich und warm bei ihren Dorffesten empfangen, denn für  die damals nur lokal bekannten Gruppen, war es eine Ehre, ihre Kultur und Kunst auch vor Publikum von außerhalb der Insel vorzutragen …
Dazu auch eine meiner kleinen Anekdoten mit dem Titel « FAN » in einem weiteren Blog … (Was man nicht alles tut, wenn man FAN  und jung ist …)


Heute möchte ich Ihnen nun einen schon fast legendären korsischen Sänger vorstellen: 


Maï Pesce, der korsischste Tenor


Der korsische Sänger Maï Pesce hat innerhalb der Gruppe Canta U Populu Corsu  ) in den 1970-er Jahren seine Gesangskarriere begonnen und  gründete 1977 die Gruppe I Chjami Aghjalesi  (Vorstellung in einem weiteren Post) zusammen mit seinen Brüdern Toni, Tieri und François « Cecce « .


Er ist noch heute einer der Pfeiler der Gruppe was den Gesang betrifft, aber auch durch seine Beiträge zu den Kompositionen. 
Seine außergewöhnliche kraftvolle Tenorstimme macht ihn in der Szene unentbehrlich, die die Musik zahlreicher Titel der Gruppe (Culombu, Altu Pratu, Attila) dominiert und untermalt. Er spielt außerdem  Gitarre und Geige.




Neben der Gruppe baute er sich in seine Solokarriere auf.  2004 erschien sein erstes Soloalbum  » Era eu stu zitellu », welches aus einer Kollektion von alten korsischen traditionellen Liedern besteht, die neu aufgearbeitet worden sind. Die Idee war dabei,  diese Lieder dem jungen Publikum vorzustellen, die Sprache und die korsische Kultur zu fördern, aber auch einfach den Spaß zu haben, mal etwas ganz anderes vorzutragen, als die Lieder, die die Chjami Aghjalesi  für  gewöhnlich  interpretieren.




Sein  letztes Album ist im Juli 2008 erschienen. Es nennt sich « Vox Populi »  und ist auch wieder eine Mischung aus alten traditionellen Liedern  in korsischer Sprache (wie U mio mulinu,  A fallata di Ficaghjola z.B.)




Trotz etlicher Solokonzerte während des Sommers setzt Maï  seine Tätigkeit innerhalb I Chjami Aghjalesi  fort.


Hier seine Discographie:


Era eu stu zitellu (2004)
Vox Populi ( 2008 )

Hier die Konzertdaten für diesen Sommer:


MAÌ PESCE  auf  Sommertournee 2011


Alle Konzerte beginnen gegen 21 h 30


FIGARETU bei Folelli morgen, 18.Juni  2011

LOPIGNA U 15. Juli 2011 21 h 30


STADIU LOGIREM AJACCIU  22. Juli 2011

SANTA R.TA DI BALAGNA  23. Juli 2011  


SARI SOLENZARA U 29. Juli 2011

VILLANOVA U 31. Juli 2011

 MOLTIFAU  4. August  2011

SANTU PETRU DI TENDA  6. August  2011

U FOGATA L’ISULA   18. August  2011

VALLECALE   27. August  2011



Viele Grüße,
Ihre Miluna

Donnerstag, 16. Juni 2011




Happy 100ster Blogpost!!!

Liebe BesucherInnen,
heute erscheint der 100. Blogpost in meinem Korsikablog,
ich möchte als erstes meinen ganz herzlichen Dank an unser liebes Team von der Redaktion korsika.fr ausprechen, die mir ermöglicht haben, diese Tätigkeit vor so großem Publikum auszuüben und in meiner Passion zu schwälgen und von, über und aus unserer aller geliebten Insel Korsika zu berichten.


Wenn das kein Grund zum Feiern ist! Ein bisschen aber nicht zu viel, denn mein Kopf muss klar bleiben, um viele weitere Post zu kreieren um Sie damit zu unterhalten und zu informieren. Dies ist im Moment meine Hauptbeschäftigung die ich in vollen Zügen genieße – und ich hoffe Ihnen mit meinen Beiträgen immer wieder unterhaltsame Momente zu bereiten.


Um unseren treuen Besuchern eine kleine Freude zu machen, schreiben wir ein Preisausschreiben aus: 

Die Frage: Wieviele Post habe ich im Februar 2011 veröffentlicht?

Die Antwort sollte per mail an info@korsika.fr bis einschließlich 15. Juli 2011 geschickt werden.

Wir verlosen unter den ersten 50 Einsendern 10 Ebook – Exemplare (im PDF Format) meines Korsikaromans « Wurzeln der Hoffnung »; und für jede Rezension zum Roman gibt es je einen Gutschein im Wert von 5 €, einzulösen bei einer Bestellung in der Eboutique CorsicaPanierGarniGourmand, spezialisiert auf korsische Feinschmeckerprodukte aus der Costa Verde und Umgebung.

Herzlichst,


Ihre Miluna



Die Fauna Korsikas: Der Mauergecko





Liebe BesucherInnen,

heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Rubrik « die Fauna Korsikas » vorstellen:

Der Mauergecko (Tarentola mauritanica)

Mauergeckos kommen außer auf Korsika weitläufig im Mittelmeerraum vor. 

Außerdem leben sie auch in Nordafrika von Marokko bis Ägypten, dem Sinai und auf den Kanarischen Inseln. Der Mauergecko (Tarentola mauritanica) ist eine bis zu 16 Zentimeter lang werdende Echse, die durch ihre gedrungene Gestalt und ihre verbreiterten Zehen auffällt. Im Nacken, auf dem Rücken und am Schwanz trägt er stachelige Hauterhebungen. Die Farbe ist meist bräunlich, grau, manchmal auch hellgrau oder schwarz. Die Tiere können ihre Farbe wechseln. Die Augen haben senkrechte Pupillen und keine Lider. Die Zehen tragen Haftlamellen, die dritte und vierte Zehe Krallen. Sie wirken ein wenig plumper und langsamer als ihre Verwandten, die Eidechsen.

Mann kann sie oft in Mauern in Dörfern und kleinen Städten finden. Auch hausen sie in Felsregionen und ebenso auf der Rinde von knorrigen, alten Olivenbäumen.

Obwohl sie hauptsächlich nachtaktiv sind, kann man sie auch tagsüber auf Mauern beim Sonnen entdecken. Dabei sind sie meist dunkel gefärbt, um möglichst viel Wärme zu absorbieren. Sie halten sich stets in der Nähe einer Spalte oder eines anderen Verstecks auf, in das sie bei Gefahr flüchten können. Die natürlichen Feinde der Geckos sind Hauskatzen, Eulen und Schlangen.



Mauergeckos ernähren sich von verschiedenen Insekten wie Nachtfaltern, Fliegen, Käfern, Heuschrecken und Grillen, aber auch Spinnen, Asseln und Hundertfüßer. Dazu lauern sie ihrer Beute nachts in der Nähe von Lichtquellen auf, die die Insekten anziehen.


Mauergeckos legen zwei Eier in Spalten in Mauern, zwischen Felsen oder in sandiger Erde. Nach drei bis vier Monaten schlüpfen fünf Zentimeter lange Jungtiere, die schon genau so aussehen wie die erwachsenen Tiere und auch gleich auf Insektenfang gehen.

Ich habe bei mir einige Mauergeckos auf meinen Hausmauern und zwei haben sogar im Keller überwintert und gehen jetzt auf Jagd…man muss aber immer sehr aufpassen, wenn man die Fensterläden öffnet, da sie manchmal genau darauf oder dahinter an der Mauer sitzen, um einer fetten Spinne aufzulauern … Meine Geckos sind dunkelbraun mit weissen Flecken …

Liebe Grüße, 

Ihre Miluna

Quellen und Fotos u.a. Wikipedia

Montag, 13. Juni 2011




Die Flora Korsikas: Der Glöckchen-Lauch: A Sammula

Liebe BesucherInnen,

Heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Reihe Korsikas Flora vorstellen.

Der Glöckchen-Lauch, im Korsischen A Sammula, oder  A Sambula genannt.

Der Glöckchen-Lauch (Allium triquetrum) ist eine Pflanzenart aus der Gattung Lauch (Allium) und gehört zur Unterfamilie der Lauchgewächse (Allioideae).
Außer auf Korsika ist er im westlichen Mittelmeerraum von der Iberischen Halbinsel bis Italien und in einzelnen Gebieten Frankreichs verbreitet.
Der Glöckchen-Lauch wächst als ausdauernde krautige Pflanze an Weg- und Straßenrändern, feuchten, schattigen Gebüschen und Gräben, aber auch im feuchten Teil eines Gartens, wie bei mir. Man kann ihn in Höhen bis zu ca. 700 Metern über dem Meer finden.
Er erreicht Wuchshöhen von 10 bis 50 Zentimetern.
Alle Laubblätter sind grundständig, gekielt und werden bis 17 Millimeter breit.
Die drei bis 15 Blüten stehen in einem einseistwendigen, hängenden scheindoldigen Blütenstand auf einem scharf dreikantigen Blütenstandsschaft mit zweiteiliger Hochblatthülle. Die weißen, glockig zusammenneigenden Blütenhüllblätter besitzen einen grünen Mittelnerv und werden 10 bis 18 Millimeter lang. Der Glöckchen-Lauch besitzt gleichzeitig weibliche wie auch männliche Blüten. 
Die Blütezeit reicht auf Korsika von April bis Juni.
Er bildet eine kleine weiße Zwiebel, die auf Korsika schon seit gedenklichen Zeiten Anfang des Sommers gesammelt wurde, um sie entweder als Salat, in der Suppe, oder im Omelette zu verzehren. Die Pflanze strahlt einen typischen Knoblauch-Zwiebelgeruch aus, und der Geschmack ähnelt Perlzwiebeln.
Bis Mitte dieses Jahrhunderts wurde der Glöckchenlauch noch immer auf lokalen Märkten verkauft.



Heute sieht man noch einige Kenner manchmal beim Sammeln an den Straßenrändern …


Liebe Grüße,

Ihre Miluna





Quellen und Foto: Tela Botanica & Wikipedia in lingua corsa

Samstag, 11. Juni 2011




Rezepte aus Korsika: Auberginenkavier mit Brucciu und Coppa – oder Lonzulamellen und Pinienkernen – Milunas leichte Sommerküche

Liebe BesucherInnen, 

heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Reihe « Rezepte aus Korsika – Milunas leichte Sommerküche » vorstellen:

Gerade in der warmen Jahreszeit sucht man nach einer extra leichten und doch geschmacksstarken, subtilen Gaumenfreude.

Hier die korsische Variante eines Verrinenrezeptes:

Auberginenkavier mit Brucciu und Coppa – oder Lonzulamellen und Pinienkernen

Für 6 Personen :

3 große Auberginen
3 rote Zwiebeln
8 Knoblauchzehen
1 getrockneter oder frischer Rosmarinzweig
1 TL  Tomatenmark
1 kleines Glas Olivenöl
100 g frischen Brucciu
6 hauchdünne Coppa oder Lonzuscheiben
ca. 30 Pinienkerne
Salz und Pfeffer

Die Auberginen waschen, entstielen und der Länge nach aufschneiden.
Ihr Fruchtfleisch mit einem Messer kreuzweise einschneiden und in eine Auflaufform einlegen,
die Zwiebeln und die Knoblauchzehen pellen, feinhacken und auf den Auberginenhälften verteilen und
das Olivenöl darüberträufeln.
Anschließend salzen und pfeffern.
Die Rosmarinnadeln vom Zweig trennen und auf den Auberginen gleichmässig verteilen.
Den Ofen auf 200 ° c vorheizen, dann ca. 25 Minuten backen.
Nach dem Abkühlen das Fruchtfleisch der gegrillten Augberginen mit Hilfe eines Löffels ausschälen und zusammen mit den Zwiebeln und dem Knoblauch im Mixer pürieren.
Das Tomatenmark dazugeben und evt. noch etwas Olivenöl, nochmals gut durchmixen, dann im Kühlschrank aufbewahren.
Währendessen den Brucciu leicht durchrühren.
Nun je eine Verrine anfüllen: erst mit dem Auberginenkaviar, dann dem Brucciu, und mit einer eingerollten Coppa – oder Lonzulamelle und pro Verrine mit 5 Pinienkernen dekorieren.
Vor dem Servieren nochmals kaltstellen!
Als subtile, leichte Vorspeise à la mode servieren und genießen!

Guten Appetit!

Herzlichst, 

Ihre Miluna

Freitag, 10. Juni 2011




Sprichwörter aus Korsika (Pruvervi Corsi): A vigna dici à u patronu : fà mi pòvara e ti faraghju riccu

Liebe BesucherInnen,

Heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Reihe Sprichwörter aus Korsika (Pruvervi Corsi) vorstellen.

A vigna dici à u patronu : fà mi pòvara e ti faraghju riccu
Der Weinstock spricht zum Winzer: Je mehr du mich von meinen toten Ästen befreist, desto reicher werden meine Reben wachsen!

Frei interpretiert: man muss die Weinreben im Winter herunterschneiden, damit reichhaltig neue Triebe und damit Reben wachsen … Tut man dies nicht, geht sie ein …

Bekannte haben eine über 50 Jahre alte Weinpergola,  die auf diese Weise Jahr für Jahr getrimmt wurde, mit ihrem Blätterdach im Sommer Schatten spendetete und reichlich Weinreben zum direkten Genuss, zur Biowein – und Biorotweinessig, zur Geléeherstellung ansetzte … 

Seit einigen Jahren kümmert sich keiner mehr um sie, und heute bedeckt sie nur noch spärlich die Terrasse, und Weinreben produziert sie kaum noch …

Liebe Grüße, 

Ihre Miluna

Samstag, 4. Juni 2011




Rezepte aus Korsika : Milunas leichte Sommergemüseküche: Gefüllte Zucchini mit Brucciu, Mangold und Nepita

Liebe BesucherInnen,



Heute möchte ich Ihnen einen weiteren Beitrag aus der Reihe « Milunas leichte Sommergemüseküche » vorstellen: Gefüllte Zucchini mit Brucciu, Mangold und Nepita


Zutaten für 5 Personen


5 Zucchini
500 g Brucciu,
2 Eier
100 g Mangoldblätter
1 Bund frische wilde Minze (Nepita)
1-2 Knoblauchzehen
Paniermehl,

Salz, Pfeffer

300 ml Tomatensoße (Rezept siehe unten)

Zutaten für die Soße:

1 mittelgroße Zwiebel
2 Knoblauchzehen
4 reife frische Saucen- oder Fleisch-Tomaten

2 EL Olivenöl

1 getrocknetes Lorbeerblatt

1 Glas korsischen Weißwein z.B. Gaspa Mora

Zubereitung der Zucchini



Mangoldblätter und Zucchini waschen, entstielen

Mangoldblätter und Zucchini 2 bis 3 Minuten in kochendem Salzwasser blanchieren, dann mit einem Schaumlöffel herausheben, gut abtropfen lassen.

Die Zucchini der Länge nach aufschneiden und das Fruchtfleisch ausschaben.

Den Brucciu mit den schaumig geschlagenen Eiern verrühren.

Mangold und frische Minze fein hacken und unter den Brucciu mischen,

salzen und pfeffern.



Die Zucchinihälften mit der Mischung anfüllen, mit Paniermehl bestreuen und

ca. 1/4 Stunde im vorgeheizten Ofen auf Stufe 7 (240°c) gratinieren!



Zubereitung der Soße



Nun die Soße vorbereiten: die gehackten Zwiebeln in ein wenig Olivenöl ca. 5 Minuten andünsten; Tomaten von ihren Kernen entfernen und in Würfel schneiden; Knoblauch und Tomatenwürfel, Zucker, Salz und Pfeffer zu den gedünsteten Zwiebeln dazugeben, mit dem Wein ablöschen. Das Lorbeerblatt zugeben, salzen und pfeffern und bei mittlerer Hitze ca. 20 Minuten zu einer sämigen Soße einkochen lassen, wenn nötig, ein wenig Wasser zugeben.



Die Zucchini heiß oder kalt mit Tomatensoße garniert servieren!



Man kann auch die Eier weglassen. In diesem Fall mische ich das ausgeschälte Fruchtfleisch mit Kernen – durch den Mixer gejagt – unter den Brucciu!





Viel Spaß beim Nachkochen und Guten Appetit!



Liebe Grüße,





Ihre Miluna

Donnerstag, 2. Juni 2011




Arba santa aszensione: die Himmelfahrtspflanzen auf Korsika: Sedum cepaea, Sedum stellatum

Allgemeines: Die Sedum cepaea und Sedum stellatum sind eine Pflanzengattung aus der Familie der Dickblattgewächse (Crassulaceae), in deutsch auch Fette Hennen genannt. Die Sedum-Arten sind ein- oder mehrjährige krautige Pflanzen, deren dickfleischigen Laubblätter Wasser speichern, also auch entwurzelt durch die Luftfeuchtigkeit überleben können. Die Blattränder sind meist glatt. Die Blütenstände sind unterschiedlich aufgebaut. Die meist zwittrigen, selten eingeschlechtigen Blüten sind fünfzählig, selten drei- bis neunzählig. Die Kelchblätter sind meist frei oder seltener an der Basis verwachsen. Die Kronblätter sind gelb, rosa, und weiß, je nach Unterart. Es werden Balgfrüchte gebildet. Die Samen sind klein.


Riten und Aberglaube: Diese zwei Arten werden auf Korsika « Himmelfahrtspflanze genannt. Nach alter Tradition geht man auf Korsika am Tag der Himmelfahrt am Morgen auf die anliegenden Hügel hinter den Bergdörfern, um nach der Himmelfahrtspflanze zu suchen. Einmal gefunden, wird dieses Pflänzchen nach Hause gebracht, wo es in dem Hauptraum des Hauses oder in den Schlafzimmern über dem Bett aufgehängt wird. Dieses Ritual soll nicht nur Schutz bringen, sondern man glaubt auch daran, dass, wenn die Pflanze noch am 24. Juni, dem Fest des Heiligen Ghjuvanni, grün ist, die Familie das ganze Jahr über in Frieden und Glück lebt.


Wenn sie vor dem 26 Juli, dem Fest der Heiligen Anna, verblüht oder austrocknet, dann wird für das folgende Jahr Unglück für die Familie vorausgesagt.

Ich habe sogar extrem Gläubige dieses Rituals kennen gelernt, die mir zu nahelegten, dass wenn die Pflanze austrocknet, ein naher Verwandter oder Bekannter versterben wird …



Ich habe bei einer alten Dame gearbeitet, die in jedem Zimmer eine dieser Pflanzen über ihrem Bett hängen hatte. Ende des Jahres waren sie beide ausgetrocknet, die ihre, wie auch die ihres Sohnes. Im nächsten Jahr darauf verstarben sie beide, einer nach dem anderen…Aberglaube, Zufall? Oder wissenschaftlich erklärbar?

Liebe Grüße,



Ihre Miluna







Die Fauna Korsikas: Der Mikroinsektenkosmos in Aktion

Liebe BesucherInnen,



heute möchte ich Ihnen eins meiner Videos aus der Reihe « Fauna auf Korsika » vorstellen.



Da ich ein alteingeweihter Naturfreund bin, bevorzuge ich vor allen Dingen, mich ins hohe wilde Gras zu setzen und die Mikrofauna der Insel zu beobachten und aufzunehmen …



Hier das Resultat: unsere Kleinstlebensgenossen, ein orangener Marienkäfer und zwei Mistkäfer in Aktion:







Liebe Grüße,



Miluna

Mittwoch, 1. Juni 2011




Fauna Korsikas: U Malmignattu: Die Mediterrane Schwarze Witwe (Latrodectus tredecimguttatus)

Die Mediterrane Schwarze Witwe (Latrodectus tredecimguttatus), im korsischen Malmignattu oder Zinerva genannt, ist eine Webspinne aus der Familie der Haubennetzspinnen (Theridiidae).


Diese Spinne stellt eine Gefahr für den Menschen im Falle eines Bisses dar. Ihr Gift ist zwar nicht so stark wie das der eng verwandten Südlichen Schwarzen Witwe (Latrodectus mactans), dennoch gehört sie zu den gefährlicheren Arten. Sie ist nicht angriffslustig, doch da sie nachtaktiv ist, kann es passieren, dass man mit ihr in Kontakt kommt.
Auf Korsika findet man ihre Netze am Boden in trockenen Macchiepflanzen, unter Felsvorsprüngen, aber auch in Mauerritzen alter Steinhäuser und sogar in trockener Vegetation in den Hinterstrandregionen.
Bevor man sich also in wildem Macchiegras oder auf einem Felsen, oder auch im Strandhinterland niederlässt, sollte man gründlich den Boden inspizieren. Auch Steine sollte man mit Vorsicht deplatzieren, da sie an den Seiten oder darunter sitzen kann!

Sollte es doch passieren, dass man gebissen wurde, so schnell wie möglich ein Krankenhaus aufsuchen, wenn möglich die Spinne als Beweis mitnehmen!


Das von der Spinne injizierte Nervengift ist ein Proteingemisch aus verschiedenen Latrotoxinen. Es verursacht unwillkürliche neuromuskuläre Entladungen, die zu krampfartigen Bauchschmerzen, zu Kopfschmerzen, Bluthochdruck und nach ein bis drei Stunden zu generalisierenden, sich rasch steigernden Muskelschmerzen und Muskelkrämpfen, auch Palpitationen des Herzmuskels führen. Unbehandelt können diese Symptome tagelang anhalten.

An der Bisswunde kommt es zu lokalen Schwellungen und Rötungen.



Oft kann der Zusammenhang der Symptome mit dem Spinnenbiss nicht hergestellt werden, da die meisten Erscheinungen dieses Krankheitsbildes, das Latrodektismus genannt wird, erst nach 20 Minuten bis 2 Stunden spürbar werden. Fehldiagnosen und Fehlbehandlungen sind oft die Folge.


Die Gefährlichkeit des Spinnenbisses für den Menschen bleibt umstritten. Zuweilen wird die Wirkung des Bisses nur wie die eines Wespenstichs beschrieben. Tödliche Verläufe nach einem Biss kommen nur in extremen Ausnahmefällen vor, etwa bei vier bis fünf von tausend Bissen.


Typische Merkmale der mediterranen schwarzen Witwen sind sowohl für Männchen als auch für Weibchen 13 hell umrandete rote Flecken auf dem Hinterleib.





Ähnlich wie bei den anderen Arten der Echten Witwen sind die Männchen der Europäischen Schwarzen Witwe wesentlich kleiner als die Weibchen.



Die weiblichen Spinnen erreichen meist eine Körperlänge von etwas mehr als einem Zentimeter. Das vordere und das hintere Beinpaar sind rund zwei Zentimeter lang, die Beinspannweite beträgt somit rund vier Zentimeter. Die beiden mittleren Beinpaare sind wesentlich kürzer, das dritte Beinpaar erreicht mit elf Millimetern nur etwas mehr als die Hälfte der Vorder- und Hinterextremitäten, das zweite Beinpaar ist rund 14 Millimeter lang. Die Farbe der Beine ist beim Weibchen schwarz.



Der Hinterleib wirkt mit einer Länge von 5,5 Millimetern und einer Breite von 4,7 Millimetern kugelförmig und leicht oval.


Diese Art spinnt ihr unregelmäßiges Fangnetz in Bodennähe zwischen Grashalmen und niedriger Vegetation. Unter Steinen verborgen wartet sie auf Beute, die sich in den Spinnfäden verfängt. Sie ernährt sich hauptsächlich von bodenbewohnenden Insekten, meist von größeren Käfern, die sie mit Hilfe ihrer spitzen Kieferklauen, durch die sie das Gift injiziert, überwältigen kann. Es gibt auch Berichte über den Fang von kleinen Wirbeltieren, hauptsächlich Eidechsen, die sich in ihrem Netz verfangen.


Ich selbst bin einmal gebissen worden, und das in der Nacht in meinem Bett!

Außer den oben genannten Symptomen, hatte ich arges Herzflattern, und fühlte mich eine Woche sehr schlapp. Auch die Bissstelle an der Halsschlagader schwoll stark an und schmerzte noch einige Tage später! Anscheinend war das Spinnentier des Nachts über mich gekrabbelt und als ich sie mit der Hand wegfegen wollte, biss sie zu. Erst am Morgen fand ich den zerquetschten Rest der Spinne, aber die roten Punkte waren doch deutlich erkennbar. Beim Untersuchen meines Bettes, fand ich dann das Netz in den Holzbalken und am anderen Ende noch ein zweites mit einer anderen darin! Mein Arzt sagte mir, dass ich Glück gehabt hätte, denn vor kurzem hatte er eine Patientin eingewiesen, die nach dem Biss einige Stunden später ins Koma gefallen war…





Also in freier Natur vor allen Dingen, aufgepasst, wo man sich hinsetzt!


Einen erholsamen, spinnenfreien Urlaub wünscht Ihnen,

Ihre Miluna



Quellen und Fotos:



www.ocic.oec.fr/catalog

Wikipedia